Altri dati disponibili:
Pm1.0 corrente: N/A
Pm10 corrente: N/A
L'indice della qualità dell'aria riportato sulla pagina principale del sito meteo dell'Istituto tiene conto di tutti gli inquinanti ed è il più completo. Viene calcolato da openWeather, aggregando i dati provenienti da diverse stazioni, compresa la nostra. Maggiori informazioni sul calcolo sono disponibili
qui .
L'indice della qualità dell'aria americano (
AQI) prodotto dal Sensore Airlink, installato all'esterno dell'Istituto, è diverso e si basa sulla misurazione delle sole particelle più pericolose e sottili (PM2.5).
Converte la concentrazione di queste particelle su una scala da uno a 500. Maggiori informazioni sulla scala sono reperibili
qui.
L'indice di Qualità dell’Aria (IQA) viene internazionalmente elaborato sulla base della concentrazione dei principali inquinanti (PM10, PM2.5, O3, NO2 e SO2). Non esiste però un modo univoco per definire un tale indice. L’indice di qualità dell’aria può infatti seguire formule diverse
, differenti anche da Paese a Paese e può basarsi su concentrazioni misurate, stimate o previste degli inquinanti.
Le stazioni fisse delle reti Arpa regionali italiane misurano ogni giorno le concentrazioni medie giornaliere o la media mobile su 8 ore massima giornaliera dei principali inquinanti. Ad esempio la regione Campania considera solo PM10, NO2 e O3, gli stessi usati nella maggioranza delle regioni italiane. Maggiori informazioni sono reperibili
qui
Non vengono quindi ufficialmente monitorate le polveri più sottili PM 2.5 che invece sono alla base dell'AQI.